Un passo alla volta (con le scarpe giuste)

Raccontaci del tuo paio di scarpe preferite e di dove ti hanno portato.

Poche ma buone: le mie scarpe (e i miei passi) scelti con cura

Le scarpe sono come gli amici: poche ma buone. E per me, non è solo un detto, ma una necessità.

Fin dalla nascita convivo con problemi ai piedi e alla schiena: un piede leggermente più corto dell’altro, un po’ rattrappito, e una collezione di ernie che condizionano il mio modo di camminare. Questo significa che le scarpe non sono solo un accessorio, ma un vero e proprio strumento di sopravvivenza e di benessere. Devono essere di qualità, comode e affidabili.

Perchè poche? Perchè buone.

Nel mondo di oggi, la qualità si paga. E spesso anche parecchio. Per questo motivo il mio motto è “poche ma buone”: meglio un paio di scarpe buone che durano, piuttosto che tante mediocri che mi fanno soffrire. Dato che costano più della media, devo trattarle con cura per farle durare almeno un’intera stagione. Semplice, no?

Più o meno.

Ho sposato una scout. E gli scout camminano. Tanto

Come se non bastassero le difficoltà che la natura mi ha donato, ho deciso di aggiungerne di mie. Mi sono sposato con una scout. E gli scout, si sa, amano camminare. Ma non su tranquille strade di città. No. Preferibilmente in montagna, su sentieri ciottolosi e con qualche bello strapiombo a lato. Perché il brivido dell’escursione è più bello se metti alla prova la resistenza delle scarpe… e del loro proprietario.

La scarpe che mi hanno cambiato la vita

Ecco perché l’ultimo acquisto è stato un paio di scarpe da trekking. Comode, leggere, stabili. Quando le indosso, mi sembra quasi di non averle. Mi hanno cambiato l’esistenza.

Non so fino a dove mi porteranno – immagino non troppo lontano, visto il rottame che devono accompagnare – ma intanto mi hanno fatto immaginare le prossime camminate nei boschi con una dose di ansia sopportabile.

E, credetemi, non è poco.

Lascia un commento