I colori del giorno che nasce

Il cielo che si tinge lentamente di rosa inizia a delineare una differenza rispetto al mare sul quale si è fuso al tramonto della sera prima.

I pescherecci che tornano verso riva, quasi affiorando dalla notte, sembrano arrivare da uno spazio e un tempo ignoto.

Le nuvole all’orizzonte fanno da sipario all’arrivo del sole, che nel frattempo ha cambiato il rosa del cielo in viola e il viola in un blu sempre meno buio e sempre più definito rispetto al mare, che piano piano ridiventa azzurro.

Ma tanto l’attesa appare lunga, così l’arrivo del sole sulla scena della giornata è rapido e trionfante.

Fa capolino fra le nuvole uno spicchio di luce arancione, quasi rosso. Il tempo di impostare la macchina fotografica per cogliere al meglio l’alba sul mare e lui si è già alzato un po’, quasi come se non volesse farsi cogliere appena sveglio.

Il cielo, che prima era di colori tenui e sfumati, ora è riempito da questa esplosione di luce. E la scia che il primo sole lascia sul mare sembra quello di una nave che si sta dirigendo verso la terra ferma.

Fra poco brucerà e ci spingerà a trovare un po’ di riparo dalla sua forza estiva, ma vederlo sorgere da uno spiazzo di un campeggio proprio in riva al mare regala una pace che non si può cogliere con la semplicità di uno scatto. L’alba è l’immagine della tavolozza dei colori di un Creatore, che usa tutte le sfumature possibili per mostrare le innumerevoli sfaccettature di sé.

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