Sì ma, alla fine, chi gioca in attacco?

“Il dubbio è l’inizio della conoscenza” CARTESIO Ho provato a digitare su un motore di ricerca la parola “dubbio” e, dei primi dieci risultati, almeno cinque erano relativi…alle formazioni delle squadre di calcio: in pratica sembra che i dubbi più importanti della settimana siano sul fatto se la Roma riuscirà a recuperare Abraham per ilContinua a leggere “Sì ma, alla fine, chi gioca in attacco?”

Dalla riservatezza alla solitudine

Della riservatezza abbiamo fatto un diritto, il famoso diritto alla privacy; per certi aspetti giustamente, ci mancherebbe. Eppure quest’obbligo, questo diritto alla riservatezza, ci ha portati spesso a non sapere niente dell’altro e ad avere quasi una reticenza nel parlare di noi: da una parte ci ha condotti a vivere da soli le nostre difficoltà,Continua a leggere “Dalla riservatezza alla solitudine”

Pensieri intorno al ‘progresso’

Cos’è il progresso? Davvero è solo avere cose in più o soddisfare bisogni spesso appositamente creati per “vendere”, più o meno letteralmente, quelle stesse determinate cose? Il progresso, se giustamente inteso, dovrebbe portarci ad un miglioramento delle condizioni e della qualità della vita. Ma anche qui: della vita di chi? Di tutti o solo diContinua a leggere “Pensieri intorno al ‘progresso’”

Al mercato

Bancarelle, utili approdi alla ricerca dell’ombra e di un riparo dal sole e dall’afa. Pezzi di carne in vendita. Una bancarella ordinata di detersivi. Bigiotteria. Il sole e l’ombra. Pozzanghere. Manghi disposti a piramide, con i loro colori vivaci: dal giallo al verde, al viola. Sguardi addosso: curiosi, sorridenti, talvolta afosi, mai astiosi. Delle donne:Continua a leggere “Al mercato”

Bontà e bellezza

Prima la pandemia, adesso la guerra, così vicina che ci sembra di toccarla e che possa invadere ancora di più le nostre vite da un momento all’altro. Queste due esperienze creano una grande preoccupazione, nuova perché ci sembra di non avere gli strumenti adatti per poterla affrontare e perché non ne vediamo una fine definita.Continua a leggere “Bontà e bellezza”

250 anni dopo

“Tutti gli esseri umani sono stati creati uguali e sono dotati dal loro Creatore di diritti inalienabili, e tra questi vi sono la vita, la libertà e la ricerca della felicità.” Thomas Jefferson, 1776 La disuguaglianza non solo è ‘innaturale’, ma è la base delle più grandi ingiustizie e violazione dei diritti essenziali e inalienabili.Continua a leggere “250 anni dopo”

In direzione ostinata e contraria

La logica della guerra, con la sua retorica e drammaticità, riesce spesso ad offuscare la logica e le ragioni della pace. Prendiamo il caso delle armi, l’incremento delle spese finalizzate alla loro produzione e la legittimità o meno del loro invio in Ucraina. Provando a leggere i termini del confronto su questi argomenti, si notaContinua a leggere “In direzione ostinata e contraria”

La pace fragile

La pace vegetale, come quella umana, è bellissima e grandiosa, ma fragile: ha bisogno di cura, di attenzione e di rispetto. In giardino il susino è fiorito, avrebbe bisogno di essere potato, così mi ha consigliato un amico, ma anche quest’anno siamo arrivati tardi, la fioritura è arrivata troppo presto, rispetto a quando avrebbe dovuto,Continua a leggere “La pace fragile”

Poche idee, ma…confuse

Complice il periodo estivo e ancora vacanziero, sembra che ieri i politici nostrani abbiano fatto a gara a rilasciare più dichiarazioni possibili, e non è una novità, e a dimostrare di avere non molte idee ma particolarmente confuse. E anche questo, purtroppo, non è un fatto isolato. Come spesso gli capita ha iniziato Matteo Salvini,Continua a leggere “Poche idee, ma…confuse”

L’alibi della storia e la (cruda) realtà

Il presidente Biden, ieri, è intervenuto nuovamente sulla situazione in Afghanistan, sostenendo che la storia gli darà ragione. Ho dei dubbi sul fatto che abbia ragione, mi sembra più evidente che si affidi ai giudizi della storia chi sa di avere la condanna del giudizio presente, della cronaca. E la cronaca di oggi dice, loContinua a leggere “L’alibi della storia e la (cruda) realtà”