Essere socievoli non significa stare bene con tutti

Quante volte capita di sentirci dire: “Ma conosci così tanta gente!” come se questo significasse automaticamente trovarsi bene con tutti…Essere socievoli e avere una rete ampia di conoscenze non implica necessariamente il desiderio di condividere il proprio tempo con chiunque.

Quando faccio questa riflessione, mia moglie mi accusa spesso di essere diventato un misantropo, di privilegiare la solitudine rispetto alla compagnia. In realtà, con il passare del tempo (forse l’età, chissà), mi rendo conto che non è una questione di isolamento, ma di selettività.

Cambiare con l’età: più selettivi, meno mondani?

Da giovane, uscire con tanti amici e fare tardi la sera sembrava quasi una regola non scritta, seppure io, già all’epoca, non sono mai stato un nottambulo. Adesso poi, ancora di più, preferisco passare una serata tranquilla, magari leggendo un buon libro, piuttosto che rincasare stanco dopo ore di chiacchiere, specialmente se superficiali. Questo non significa che non mi piaccia stare in compagnia, ma piuttosto che scelgo con più attenzione con chi trascorrere il mio tempo.

Se si tratta di incontrare una persona per un caffè veloce al bar, nessun problema: posso farlo con chiunque. È una situazione breve e, se serve, posso sempre trovare una scusa per tagliare la corda. Ma quando si tratta di programmare una serata intera o addirittura una vacanza, il discorso cambia. Non è vero che una persona vale l’altra.

Il valore del tempo e delle relazioni di qualità

Con il passare degli anni, si impara a dare valore al tempo e a capire che è meglio trascorrerlo con chi non arricchisce davvero la nostra vita. Per questo motivo, nelle occasioni più significative preferisco stare con amici di lunga data, persone con cui ho condiviso esperienze importanti o che, più recentemente, hanno dimostrato di avere interessi e valori affini ai miei.

Non si tratta solo di svago o di simpatia – che comunque ha la sua importanza – ma di avere la certezza di condividere conversazioni interessanti e significative. Il vero piacere della compagnia, per me, sta proprio in questo: ridere, scherzare e divertirsi, certamente, ma anche poter parlare di tutto, potersi confrontare anche su temi più profondi e sentire che il tempo trascorso con qualcuno è stato ben speso.

L’importanza di condividere valori e pensieri

Se c’è una cosa della quale oggi sono certo, è che la qualità delle relazioni conta più della quantità. Posso anche conoscere molte persone, ma quelle con cui scelgo di trascorrere il mio tempo sono poche e ben definite. E non perché voglia chiudermi al mondo, ma perché credo che il tempo sia prezioso e vada speso con chi realmente aggiunge valore alla nostra vita.

E tu? Con il passare del tempo, sei diventato più selettivo nelle amicizie? Ti è capitato di preferire la qualità alla quantità nei rapporti sociali? Raccontami la tua esperienza nei commenti!

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