L’individuo nella folla: il peso del conformismo

Essere se stessi in un mondo che costantemente cerca di farti diventare qualcos’altro è la più grande conquista.

Chi non si è mai sentito fuori posto, come un pesce fuor d’acqua, in un mondo che sembra imporci modelli di comportamento e di pensiero predefiniti?

Riconoscersi ed essere riconosciuti per ciò che siamo, con i nostri pregi e difetti. Nella nostra unicità. Può sembrare un obiettivo scontato, ma è invece un tassello essenziale nella lotta contro la conformità e il conformismo che guidano la nostra società. Una società che mentre profetizza l’individualismo più assoluto, quasi slegato da qualsiasi visione di comunità che si riconosce, dall’altra ci accompagna verso un conformismo nel quale, appunto, far emergere la propria individualità diventa difficile, se non addirittura pericoloso.

Sarà per il fatto che, avendo figlie adolescenti, mi capita spesso di confrontarmi con la fascia probabilmente più fragile della popolazione; resto spesso impressionato dall’uniformità del modo di vestirsi e ancora di più del linguaggio: stessi modi di intercalare le frasi, stessi slogan per descrivere le situazioni. Un’uniformità che certe volte mette in imbarazzo anche me che mi limito da ascoltare.

I social media, potenti amplificatori delle nostre vite, hanno paradossalmente acuito il bisogno di conformismo. Dietro le facciate perfette che sfogliamo sui nostri schermi, si nasconde spesso un profondo senso di inadeguatezza. L’algoritmo, che ci propone contenuti sempre più personalizzati, rischia di creare delle vere e proprie ecocamere, dove le nostre convinzioni vengono rafforzate e le opinioni discordanti vengono silenziate. In questo contesto, avere il coraggio di esprimere la propria unicità diventa un atto rivoluzionario.

Siccome sappiamo bene che in un primo momento il conformismo è rilassante, perchè non ci chiede di metterci in mostra o di andare controcorrente, ma che poi nel medio e lungo periodo contribuisce a diminuire la nostra autostima e invece ad aumentare la necessità di ricevere approvazione da parte del nostro gruppo di riferimento, ecco che allenarci nel mostrare la propria individualità è fondamentale per la ricerca del proprio benessere, essenziale per poter essere poi attori protagonisti nel pezzo di mondo che ci troviamo a vivere.

In un mondo sempre più connesso ma allo stesso tempo frammentato, l’autenticità diventa un faro nella nebbia. È il nostro compito, come individui e come società, coltivare un terreno fertile dove l’unicità possa sbocciare e dove ognuno possa sentirsi libero di essere se stesso, senza paura del giudizio.

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