Era il 1994

Nel 1994 i miei genitori erano due persone che vivevano del loro lavoro: entrambi dipendenti pubblici, non navigavano nell’oro, ma avevano un posto di lavoro sicuro, che dava loro la possibilità di campare i loro figli e di vivere una vita normale: qualche cena con gli amici, le vacanze d’estate, cambiare la macchina quando ceContinua a leggere “Era il 1994”

Quanto conta il futuro?

Diceva Nietzsche che “il futuro condiziona il presente tanto quanto il passato”. Questo succede quando i progetti che abbiamo ci sembrano così importanti da coinvolgere, e in dei casi sconvolgere, la nostra quotidianità. Non sembra anche a voce che, oggi, l’unica cosa che condiziona il presente sia il presente stesso? A me sembra che viviamoContinua a leggere “Quanto conta il futuro?”

L’amore non è un giogo

L’amore non è un giogo, ma una sinfonia di momenti, emozioni, sentimenti che ci spingono oltre i confini dell’egoismo. Accettando la responsabilità di prendersi cura l’uno dell’altro. E anche alcuni limiti, perché solo così possiamo essere davvero liberi e completi. Amando impariamo la compassione, la pazienza e la gratitudine, ma anche ad essere sostenuti eContinua a leggere “L’amore non è un giogo”

Il racconto di una spiaggia vuota

A Steccato di Cutro, oggi, era una giornata bellissima: spiaggia piena di bagnanti, ma non troppi da rendere invivibile la convivenza, mare calmo, trasparente e un sole caldo reso sopportabile da una brezza leggera. La spiaggia, in quel tratto della Calabria, è molto spesso libera, intervallata solo da qualche struttura balneare. È proprio alla fineContinua a leggere “Il racconto di una spiaggia vuota”

I colori del giorno che nasce

Il cielo che si tinge lentamente di rosa inizia a delineare una differenza rispetto al mare sul quale si è fuso al tramonto della sera prima. I pescherecci che tornano verso riva, quasi affiorando dalla notte, sembrano arrivare da uno spazio e un tempo ignoto. Le nuvole all’orizzonte fanno da sipario all’arrivo del sole, cheContinua a leggere “I colori del giorno che nasce”

Sogni da un mondo che c’è già

La prima persona che incontro è mio padre: il suo aspetto è quello di sempre, pacifico, calmo, deciso ma sereno. Nel suo volto non c’è nessun segno di quella sofferenza che ha caratterizzato gli ultimi suoi mesi di vita, e forse anche per questo il solo vederlo fa passare tutte le sensazioni di questi anniContinua a leggere “Sogni da un mondo che c’è già”