Mai come in questo periodo abbiamo del tempo a disposizione, ma, allo stesso modo, mai come oggi ci sembra di sprecare quello che abbiamo a disposizione. E questo succede, molto semplicemente, perchè il tempo non è solo lo scorrere inesorabile delle ore; quello che dà senso al nostro vivere è avere un motivo per alzare la testa, per superare il tempo presente e proiettarlo nel futuro. Avere un progetto, insomma.
Proprio vivendo questi giorni monotoni e talvolta vuoti riesco adesso un po’ a comprendere l’atteggiamento che ho visto spesso in alcuni dei ragazzi richiedenti asilo con i quali lavoro. Quante volte il loro ‘ciondolare’ fra le varie stanze della struttura, la loro apatia, la loro difficoltà ad essere assorbiti da qualcosa mi ha dato fastidio e mi ha fatto arrabbiare. Eppure sono passati da situazioni, storie incredibili, pensavo, perchè non si danno da fare per conquistarsi un futuro? Oggi capisco che, quando veniamo proiettati in un mondo così diverso da quello nel quale siamo abituati a vivere, non è facile orientarsi e rimettersi subito in cammino. ‘Imparate, studiate l’italiano!’, ho detto loro centinaia di volte. Certo, vero, è importantissimo, ma se è legato ad un obiettivo, ad un progetto. Ad un lavoro, in questo caso. Altrimenti perchè un giovane, spesso poco scolarizzato, dovrebbe buttarsi in un’avventura così difficile?
Potrebbe sembrare indulgenza nei loro confronti, classica di un buonista patentato, ma, se indulgenza si tratta, è solo nei miei confronti, impegnato a vivere questi giorni monotoni. In realtà è solo la consapevolezza che il tempo non è un valore in sè, ma lo è nella misura in cui riusciamo a trovare qualcosa per la quale valga la pena vivere bene l’oggi e preparare il domani.