Ho da sempre la grande fortuna di lavorare, fare volontariato o più semplicemente avere a che fare con i giovani. Conosco bene quindi la loro capacità di essere spiazzanti, e talvolta anche sprezzanti, nei giudizi. Definitivi, molte volte. Incontrandoli spesso, però, resto preoccupato dalle difficoltà che incontrano ad ‘avere giudizio’: non un giudizio inteso come sinonimo di responsabilità di immaginare gli effetti delle loro azioni e quindi di prendere le decisione adeguata, ma preso nel suo significato letterale, e quindi più profondo, di capacità individuale di valutare o definire.
E’ molto difficile, in questo periodo di bombardamento di migliaia informazioni, ma quasi sempre dello stesso tipo, avere una capacità individuale, non omologata, non diversa per punto preso, ma eventualmente diversa perché ragionata. Perché individuale, che nasce dall’individuo. E quando si riesce ad averla è ancora più difficile condividerla, diffonderla, difenderla. Anche i ragazzi e le ragazze più intelligenti e reattivi, ormai, dicono chiaramente che esporsi e differenziarsi è sempre più difficile.
Nel momento in cui tutto è omologato e non ci si fa più a ‘smarcarsi’, la conseguenza è che anche “valutare“, dare valore, e “definire“, descrivere con parole precise, diventa estremamente complicato.
Tutto da buttare in un’unica risposta, anch’essa omologata e che vale per tutti? Assolutamente no. Parlando con i giovani, ne ho trovati anche tanti che sanno dare valore ai propri valori, senza aspettare l’autorizzazione degli altri, e che li sanno raccontare, definire, con chiarezza e precisione.
Nonostante questo, però, io credo che siamo di fronte ad un grande bisogno di autonomia e di libertà. Una sfida educativa, direi, nel senso della necessità profonda di ‘tirare fuori’ dai giovani le loro ricchezze e le loro individualità. I loro talenti. Una sfida che nasce dall’ascolto, prima ancora che dall’insegnamento, dalla fiducia nei loro confronti e non nella ricerca di un inutile proselitismo.
Il nostro Paese, così come quasi tutti quelli del Vecchio continente, sta invecchiando ogni giorno di più. Un motivo in più per non potersi proprio permettere pochi giovani fatti con lo stampino.