Solo ora, ormai a fine giornata, riesco a dare una lettura un po’ più approfondita al giornale di oggi. Mi colpiscono in particolare tre argomenti: ovviamente le notizie sulla crisi di governo, l’appello, giunto da più parti, di destinare parte dei vaccini contro il Covid-19 ai Paesi poveri e il pronto cambiamento di posizione del neo presidente Usa Biden sul clima rispetto al suo predecessore. Cosa hanno in comune queste tre notizie in sè così diverse? Mi hanno colpito proprio perché hanno in comune la sottolineatura dell’importanza di una coscienza civica.
Essere nel bel mezzo di una crisi di governo, oggi, in un periodo di piena pandemia richiede ai leader politici non solo un supplemento di responsabilità e di rapidità nell’individuazione della soluzione, ammesso che ci sia, ma anche la disponibilità a mettere da parte la propria gratificazione personale di una vittoria su tutti i fronti per ricercare una soluzione dignitosa per tutto il Paese e non per una parte sola.
L’appello di destinare una parte dei vaccini anche alle persone che vivono nei Paesi poveri ha il senso di non far trionfare, anche in questa crisi mondiale, chi ha una maggiore disponibilità economica, ma di tenere conto, per quanto possibile, delle necessità e dei bisogni di tutta l’umanità e di garantire, almeno per una volta, l’uguaglianza di tutti gli uomini.
La posizione del presidente Biden sul clima, infine, risveglia finalmente nel Paese più potente del mondo la consapevolezza che le sue scelte determinano non solo il proprio futuro ma anche quello di buona parte del pianeta.
Avere una coscienza civica, quindi, significa essere in grado di fare una valutazione morale del nostro agire, ma rapportato non solo al nostro ordine personale, ma a quello della comunità nella quale ci troviamo a vivere.
E’ evidente che molti di noi non possono essere protagonisti diretti della soluzione dlla crisi di governo, nè possono direttamente agire per una equa distribuzione dei vaccini o, meno che mai, per influire sulle decisioni di politica ambientale del presidente americano. Su questi temi possiamo solo seguire, informarsi e sperare. Ognuno di noi però può avere una coscienza civica all’interno della comunità in cui vive e può quindi fare una valutazione morale del proprio agire, rapportandolo al benessere della propria comunità. Questa coscienza può esplicitarsi in diversi ambiti: da quello ambientale, per esempio nell’impegno ad un corretto smaltimento dei rifiuti, a quello sanitario, oggi particolarmente importante nell’osservanza delle disposizione di sicurezza per la prevenzione del Covid, da quello economico a quello della solidarietà sociale.
Avere una coscienza civica, infine, significa sentire addosso la responsabilità di non essere un’isola sganciata dal resto del mondo, ma parte di un’umanità che dovrebbe riuscire a riconoscersi.