Le parole che il professor Gozzini ha rivolto a Giorgia Meloni sono completamente intollerabili e ingiustificabili: offensive, sessiste, del tutto scollegate da qualsiasi discorso di merito su questioni specifiche. E sono ancora più sbagliate perchè arrivano da una persona di cultura e da un professore universitario, che dovrebbe avere un’infinità di modi ed argomenti diversi per esprimere il proprio legittimo dissenso rispetto alle posizione di una leader politica.
Del resto la condanna praticamente unanime nei confronti delle affermazioni di Gozzini dimostrano più di mille parole quanto queste siano state sbagliate.
Adesso che tutto il mondo politico, e non solo, si è schierato dalla sua parte non resta che aspettare dall’onorevole Meloni le parole di solidarietà finora mai arrivate nei confronti delle donne esponenti politiche, prima di tutte l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, che prima di lei sono state oggetto di attacchi sessisti e misogini. Sarebbe bello se, in seguito a questo episodio riprovevole, Meloni ammettesse anche di aver sbagliato, per esempio, a non sostenere, e anzi ad osteggiare, la Commissione contro l’odio e la discriminazione voluta e promossa da Liliana Segre.
Se questa solidarietà e questa retromarcia arrivassero sarebbe davvero il segno che finalmente anche in questo Paese ci può essere una volontà congiunta da parte di tutte le forze politiche a non inquinare il dibattito politico con affermazioni cariche di violenza.
Se questo ravvedimento non ci fosse la condanna espressa in questi giorni rimarrebbe completamente intatta in forza e convinzione, pur nella consapevolezza che, per qualcuno, la condanna è sentita solo in certi casi.
Aspettiamo dunque fiduciosi, ma attenti.