Prendi la strada che porta lontano,
scegli la via che ti prende la mano,
non lamentarti perché la vita è dura.
Non ti lasciare convincere,
ché nessun altro può scegliere
quello che è meglio per te,
la vita è tua.Vasco Rossi, Prendi la strada
Senza vergogna
Che cos’è il sigillo della raggiunta libertà? Non provare più vergogna davanti a sé stessi.
Friedrich W. Nietzsche
Sempre in cammino
Se ti dico che la città a cui tende il mio viaggio è discontinua nello spazio e nel tempo, ora più rada ora più densa, tu non devi credere che si possa smettere di cercarla.
Italo Calvino
Sempre in cammino, senza mai perdere la curiosità di capire e imparare. Anche quando conoscere sembra un’illusione o un miraggio.
Fuori dal tempo e dallo spazio
Perché il silenzio?
Gesù […]
per coloro che muoiono nel nome tuo,
apri le grandi porte del Paradiso
e fai loro vedere
che la tua mano
era fresca e vellutata,
vellutata e fresca,
come qualsiasi fiore,
e che forse loro troppo audaci
non hanno capito che il silenzio era Dio
e si sono sentiti oppressi
da questo silenzio
che era solo una nuvola di canto
Alda Merini, Corpo d’amore
Quante volte, credenti e non, vorremmo una risposta alle nostre sofferenze e ci sentiamo oppressi dal fatto che questa risposta non arriva.
Per Alda Merini questo silenzio era Dio stesso. Ma se Dio è silenzio, che senso ha per noi la sua presenza? Com’è possibile morire, come dice l’inizio della poesia, per Qualcuno che è solo silenzio?
Può bastare, per giustificare questo silenzio, sapere che in realtà è una nuvola di canto? Qualcosa di bello e armonioso, quindi, ma che è offuscato in modo tale da non poter arrivare fino a terra?
Come sempre la poesia di Merini è bellissima e densa di significato, tuttavia, nella seconda parte, quella più intensa, per me non arriva a dare una risposta compiuta alla grande domanda che si pone.
Essere o avere
Se mi avete dato tutto il mondo, ma non il cuore, non mi avete dato niente.
Don Primo Mazzolari
Potremmo anche aggiungere, “se avete ricevuto il mondo, ma non il cuore, non avete ricevuto niente.”
Quanto è rivoluzionaria questa frase di don Mazzolari in una società nella quale si mette al centro il possesso esibito, l’apparenza, l’esteriorità.
E quanto c’è bisogno di recuperare la profondità dei rapporti umani, la loro complessità e bellezza. Il valore di darsi agli altri, non come rinuncia, ma come strada verso una vita vera e completa.
Mi vengono in mente le persone che ho avuto la fortuna di incontrare nella mia vita e che avevano scelto di mettersi a servizio degli altri. La loro serenità e gioia. Il sentire che davvero la loro vita era Vera e degna di essere vissuta.
Scandalizzarsi è lecito e giusto?
Chi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato.
Pier Paolo Pasolini
E no, stavolta non sono completamente d’accordo con Pasolini, anche se questa frase andrebbe riletta bel contesto nel quale è stata scritta.
In dei casi scandalizzarsi è lecito e giusto. E direi anche doveroso, perché è dal giusto scandalo che può nascere l’indignazione e poi la reazione.
Come possiamo non scandalizzarci delle ingiustizie, delle miserie umane, delle povertà assolute.
Non abbiamo bisogno di chi si scandalizza per moralismo, spesso ipocrita, ma ne abbiamo invece, e molto, per chi lo fa per combattere per un mondo migliore e più giusto.
Oltre i sensi
e quante prove antiche e dure
ed un aiuto chiaro da un’invisibile carezza
di un custode.”
Una carezza invisibile, eppure chiara, sensibile. Una presenza fuori dai sensi, ma che consola e ci fa sentire accompagnati e amati.
Il difficile equilibrio della libertà
Licenza, che gli stolti chiamato libertà…
Tacito, Dialogus de oratoribus
Se la libertà ha dei limiti, si può parlare davvero di libertà? O è soltanto quel pezzo che ci viene concesso?
Ma se la libertà del singolo non ha limiti non si corre il rischio che poi gli unici liberi siano i più forti, i più cinici?
Il punto è che di libertà è facile parlare, molto meno renderla effettiva e vera.
La libertà, per esistere davvero, deve tenere in equilibrio, come su un filo sottilissimo, la proprio con quella altrui, in modo da poterla garantire, non assoluta, a tutti.
Immagina
Più di tutto mi ricordo il futuro.
Salvador Dalí
Può sembrare una frase illogica, ma alla fine è il senso del lavoro di un artista.
