Avete notato? Da quando l’emergenza Covid ha sconvolto e assorbito le nostre vite sembra quasi che gli argomenti dei quali ci eravamo occupati fino a ieri non esistano più.
Sentite più qualcuno che parla dell’invasione dei migranti? Certo, qualcuno è rimasto, ma lì molto spesso siamo al livello della patologia più che del dibattito politico. Il tema non riempie più i giornali perché quella ‘emergenza’ è stata superata e annientata da un’altra emergenza, questa volta vera e reale.
Eppure sembra quasi che le stesse persone che ieri gridavano all’invasione siano le stesse che oggi sminuiscono il dramma che stiamo vivendo. Può sembrare strano, ma in realtà non lo è più di tanto, perché in molti il denominatore comune è l’individuazione del nemico: prima erano i migranti che invadevano, ora sono gli scienziati e i politici che ‘ostacolano la nostra libertà’.
L’altro denominatore comune, mi sembra, è quello di essere incapaci di vedere la realtà così com’è. Siamo bombardati di immagini dalla mattina alla sera, eppure non siamo in grado di capire la realtà che vediamo. Paradossalmente siamo la generazione che avrebbe più strumenti per interpretare la realtà, ma utilizziamo quegli stessi strumenti per crearcene una a nostra immagine e somiglianza. Abbiamo l’arroganza di vendere il nostro sguardo superficiale sul mondo come verità assoluta.
Poche volte questi atteggiamenti e queste convinzioni sono frutto della malafede, qualche volta dell’ignoranza, molto più spesso dalla paura, quasi sempre creata ad arte dai primi, da quello che lo fanno per malafede. Perché la paura, lo abbiamo già detto altre volte, spenge la luce, mette al buio il cuore e il cervello.
La verità è che dobbiamo recuperare un po’ di umiltà nel farci spiegare i fatti di chi ne conosce le cause e le conseguenze. Dobbiamo finalmente capire che non basta guardare la tv per essere degli esperti, che quando guardiamo lo schermoa dovremmo farlo con la volontà di vedere oltre la ‘semplice’ immagine e, qualche volta, anche con l’aiuto di qualcuno che ci insegni a capire.