La cedrina è una pianta che è sempre stata presente nel nostro giardino: sistemata all’ingresso dello stesso , se prendiamo come riferimento la porticina che dà direttamente sull’esterno della casa, è un elemento caratteristico e costante, con le sue foglie verdi e l’odore fresco e intenso.
Un paio di settimane fa, era un sabato mattina, mi sono messo a sistemare il giardino. Insieme a Nicholas avevamo già dato una bella pulita post invernale qualche settimana prima, ma non eravamo riusciti a finire e, a causa delle piogge frequenti negli ultimi fine settimana, non avevamo più ripreso il lavoro.
Tagliata l’erba e tolta un po’ di legna secca rimasta sotto il susino dopo una sfrondatura recente, abbiamo concentrato il lavoro proprio nella zona della cedrina. Era la parte di giardino che non avevamo considerato la volta precedente e quindi non ci eravamo accorti che la pianta aveva così tante parti secche da sembrare completamente morta. Tale era stata questa impressione che con Nicholas avevamo pensato proprio di abbatterla per poi piantarne di nuovo un’altra per provare a mantenere almeno la tradizione.
Quando però, presi gli strumenti per segarla, ci siamo avvicinati e abbiamo controllato meglio abbiamo notato che in due punti diversi della piante c’erano tre (tre) foglioline, verdi ma piccolissime, quasi invisibili dalla media distanza. Inteneriti da questo accenno di vita, abbiamo deciso di rimandare il taglio netto e abbiamo preferito sfrondare la pianta, potare le parti secche in modo tale che potesse respirare meglio e aspettare qualche settimana per vedere eventuali evoluzioni.
Di settimane ne sono passate appena due, la situazione ancora non è affatto perfetta, ma ieri quando abbiamo tagliato l’erba abbiamo convenuto di aver fatto bene a non tagliarla perchè le foglie verdi nel frattempo sono molto aumentate e cresciute e le speranze di poter salvare la cedrina sono notevolmente aumentate.
Alla fine, la cedrina resistente ci ha dato un grande messaggio. Si fa presto a dare un taglio netto: è un’azione rapida e veloce, ma definitiva, ma non si torna più indietro. Qualche volta è necessaria, certo. Ma molto spesso la soluzione migliore è la potatura, non l’abbattimento. E al contrario di quanto potremmo pensare, potare è anche un’operazione più coraggiosa, perchè richiede una cura e un’attenzione anche successiva. Richiede un investimento sulla speranza e sulla propria capacità di stare sul pezzo. E, soprattutto, la potatura è fondamentale per poter rifiorire.
Leggo su internet che la cedrina è una pianta perenne: chi ha scritto questo articolo forse non ha fatto i conti con il nostro pollice (non) verde, ma il fatto che quella in giardino abbia ripreso a fiorire dimostra quanto sia davvero testarda almeno nell’evitare il taglio.